LA LITURGIA DEL GIORNO
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La Liturgia di Venerdi 22 Settembre 2023
Venerdì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Antifona d’ingresso
Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta la preghiera dei tuoi servi
e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36,18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell’universo,
volgi a noi il tuo sguardo,
e fa’ che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
per sperimentare la potenza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (1Tm 6,2-12)
Tu, uomo di Dio, tendi alla giustizia.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, questo devi insegnare e raccomandare. Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina conforme alla vera religiosità, è accecato dall’orgoglio, non comprende nulla ed è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la religione come fonte di guadagno.
Certo, la religione è un grande guadagno, purché sappiamo accontentarci! Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo e nulla possiamo portare via. Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, accontentiamoci. Quelli invece che vogliono arricchirsi, cadono nella tentazione, nell’inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione. L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti.
Ma tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 48)
Rit: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Perché dovrò temere nei giorni del male,
quando mi circonda la malizia
di quelli che mi fanno inciampare?
Essi confidano nella loro forza,
si vantano della loro grande ricchezza.
Certo, l’uomo non può riscattare se stesso
né pagare a Dio il proprio prezzo.
Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita:
non sarà mai sufficiente
per vivere senza fine
e non vedere la fossa.
Non temere se un uomo arricchisce,
se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore, infatti, con sé non porta nulla
né scende con lui la sua gloria.
Anche se da vivo benediceva se stesso:
«Si congratuleranno, perché ti è andata bene»,
andrà con la generazione dei suoi padri,
che non vedranno mai più la luce.
Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO (Lc 8,1-3)
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Cristo risorto è la nostra primizia! Fiduciosi di risorgere con lui e di vedere la luce del suo volto, invochiamo il Padre di ogni grazia e diciamo:
Dio della vita, ascoltaci.
Perché la Chiesa, purificata e gioiosa, sia annuncio vivente della buona novella proclamata dal Signore. Preghiamo:
Perché le donne vivano nel contesto sociale ed ecclesiale, in libertà e armonia, esprimendo la ricchezza specifica del loro essere. Preghiamo:
Perché ogni donna rappresenti per l’uomo d’oggi, il volto materno e accogliente di Dio. Preghiamo:
Perché la pubblicità, gli spettacoli, la stampa interrompano lo sfruttamento della donna e lavorino per il rispetto della persona. Preghiamo:
Perché questa eucaristia liberi il nostro cuore da inutili sogni e bramosie, e lo disponga alla lode, alla mitezza, alla carità fraterna. Preghiamo:
Per le vergini consacrate.
Per le donne che assistono i sacerdoti.
Dio nostro, che ami ogni uomo di amore materno, estendi la tua benedizione a tutto ciò che hai creato, perché nella libertà e gratitudine, giungiamo a te che sei ricchezza inestinguibile. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere
e accogli le offerte dei tuoi fedeli,
perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio!
Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali. (Sal 35,8)
Oppure:
Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il Sangue di Cristo.
Il pane che noi spezziamo
è comunione con il Corpo di Cristo. (1Cor 10,16)
Preghiera dopo la comunione
La forza del tuo dono, o Signore,
operi nel nostro spirito e nel nostro corpo,
perché l’efficacia del sacramento ricevuto
preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Nella sua vita pubblica Gesù ha suscitato la dedizione di molte donne, che lo seguivano assistendo generosamente con i propri beni lui e i Dodici. Certamente esse non “consideravano la pietà come fonte di guadagno”, come san Paolo scrive a Timoteo. Erano donne che erano state guarite e liberate dal Signore e per questo gli erano devote, avendo ricevuto da lui il vero senso della loro vita. Tutti gli evangelisti parlano di queste donne, ma gli altri solamente alla fine del Vangelo, nel racconto della passione, perché esse furono fedeli fino alla fine, mentre gli Apostoli si erano dispersi. E le troviamo al mattino della risurrezione, perché furono le prime a giungere al sepolcro.
Gesù capisce profondamente il cuore delle donne, ne conosce la generosità, la profondità dei sentimenti e vuole che le donne siano con lui, perché gli sono utili nel suo ministero. Egli ha chiamato i Dodici perché stessero con lui, e ha chiamato, perché stessero con lui, anche queste donne.
Luca, dicevo, è l’evangelista che ne parla di più, perché il suo è il Vangelo dei rapporti personali, intimi con il Signore, della dedizione a lui. San Matteo ha una prospettiva più ampia: parla a tutta la Chiesa; san Marco è specialmente preso dal mistero della persona di Gesù; Luca invece è proprio l’evangelista della donazione personale al Signore e per questo è più interessato ai rapporti interpersonali, più sensibile al ruolo delle donne nella vita di Gesù e dei suoi apostoli. San Matteo, per esempio, parla dell’infanzia di Gesù dal punto di vista di Giuseppe, mentre Luca si pone nella prospettiva di Maria e riporta nel suo Vangelo molti episodi in cui compaiono le donne, che gli altri evangelisti non hanno conservato: per esempio la risurrezione del figlio della vedova di Nain. Ed è ancora solo Luca che, al momento della passione, parla del pianto delle donne di Gerusalemme.
Le letture di oggi ci suggeriscono intenzioni molto complete di preghiera. Preghiamo dunque perché gli Apostoli e i cristiani del nostro tempo sappiano evitare tutte le contese, le questioni oziose, che non sono la vera, la sana dottrina secondo la pietà. Preghiamo perché sappiano evitare la grande tentazione della ricerca del denaro. Preghiamo per coloro che vogliono arricchirsi ad ogni costo, perché capiscano che il desiderio smodato del denaro è la radice di tutti i mali. Preghiamo perché gli Apostoli e tutti i cristiani tendano ai veri beni: la fede, la carità, la pazienza, la mitezza. E chiediamo che tutti siano guariti “da spiriti cattivi e da infermità”, come le donne di cui parla il Vangelo. Preghiamo perché tutti possano raggiungere la vita eterna alla quale sono chiamati.
(> vedi tutte le altre omelie di oggi)
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