LA LITURGIA DEL GIORNO
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La Liturgia di Venerdi 17 Maggio 2024
Venerdì della VII settimana di Pasqua


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d’ingresso
Cristo ci ama
e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue:
egli ha fatto di noi un regno,
sacerdoti per il suo Dio e Padre. Alleluia. (Ap 1,5-6)

Colletta
O Dio, che con la glorificazione del tuo Figlio
e con l’effusione dello Spirito Santo
ci hai aperto il passaggio alla vita eterna,
fa’ che, partecipi di così grandi doni,
progrediamo nella fede e nel tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 25,13-21)
Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce e vennero a salutare Festo. E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re le accuse contro Paolo, dicendo:
«C’è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono i capi dei sacerdoti e gli anziani dei Giudei per chiederne la condanna. Risposi loro che i Romani non usano consegnare una persona, prima che l’accusato sia messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall’accusa.
Allora essi vennero qui e io, senza indugi, il giorno seguente sedetti in tribunale e ordinai che vi fosse condotto quell’uomo. Quelli che lo incolpavano gli si misero attorno, ma non portarono alcuna accusa di quei crimini che io immaginavo; avevano con lui alcune questioni relative alla loro religione e a un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Perplesso di fronte a simili controversie, chiesi se volesse andare a Gerusalemme e là essere giudicato di queste cose. Ma Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto, e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)
Rit: Il Signore ha posto il suo trono nei cieli.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

Il Signore ha posto il suo trono nei cieli
e il suo regno dòmina l’universo.
Benedite il Signore, angeli suoi,
potenti esecutori dei suoi comandi.

Canto al Vangelo (Gv 14,26)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa;
vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Alleluia.

VANGELO (Gv 21,15-19)
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Nella missione pastorale affidata a Pietro, Gesù ha chiamato tutti a partecipare al suo servizio di amore. Preghiamo con fede, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

– Per il successore di Pietro nel servizio universale della carità pastorale, perchè sia fedele alla sequela di Cristo anche fino al martirio. Preghiamo.
– Per i sacerdoti, perchè al di là di ogni loro debolezza, amino con tutto il cuore il loro Signore e siano pastori zelanti della Chiesa. Preghiamo.
– Per tutti coloro che sono disprezzati a causa della fede, della verità e della giustizia, perchè siano sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo.
– Per i poteri civili e le pubbliche autorità, perchè siano imparziali nell’amministrazione della giustizia e difendano i diritti dei più deboli. Preghiamo.
– Per noi credenti, perchè ci ispiriamo al coraggio dei martiri nell’affrontare le prove e le lotte per il bene. Preghiamo.
– Per chi deve subire giudizio. Preghiamo.
– Per coloro che non sono autosufficienti. Preghiamo.

O Gesù pastore supremo del tuo gregge, che in risposta alla triplice professione di amore dell’apostolo Pietro hai voluto preannunciare la sua missione di continuare la tua opera nella Chiesa e nel mondo, rendici fedeli membri del tuo gregge fino alla morte. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda con bontà, o Signore,
le offerte del tuo popolo
e, perché ti siano pienamente gradite,
manda il tuo Spirito a purificare i nostri cuori.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DOPO L’ASCENSIONE
Nell’attesa della venuta dello Spirito

È veramente cosa buona e giusta,
che tutte le creature in cielo e sulla terra
si uniscano nella tua lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo tuo Figlio, Signore dell’universo.
Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli,
egli intercede per noi, mediatore e garante
della perenne effusione dello Spirito.
Pastore e custode delle nostre anime,
ci chiama all’unanime preghiera,
sull’esempio di Maria e degli apostoli,
nell’attesa di una rinnovata Pentecoste.
Per questo mistero di santificazione e d’amore,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine
l’inno della tua gloria: Santo, …

Oppure Prefazio dell’Ascensione I oppure II.

Antifona di comunione
Quando verrà lo Spirito della verità,
vi guiderà alla verità tutta intera.
Alleluia. (Cf. Gv 16,13)

Oppure:
«Simone, figlio di Giovanni, mi ami?».
«Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
E il Signore disse: «Seguimi». Alleluia. (Gv 21,16.19)

Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci purifichi e ci nutri
con i tuoi santi misteri,
concedi che i doni di questa tua mensa
ci ottengano la vita senza fine.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
La pagina evangelica ci istruisce profondamente sulla natura del mistero pastorale nella Chiesa. La sua sorgente più profonda, in chi lo esercita, è un amore supremo a Cristo: il pascere il gregge è atto di amore. In questo amore unico che lega il pastore a Cristo, il pastore medesimo si sente ed è ormai legato per sempre. Egli non può più andare dove vuole: non è più padrone del suo tempo, di se stesso. Ed è in questa morte a se stesso e di se stesso, per il gregge che gli è affidato, che il pastore glorifica Dio: manifesta l’amore del Padre che salva. Mistero mirabile e tremendo: Pietro (ed ogni pastore) è chiamato a seguire Cristo, in questo modo.
(> vedi tutte le altre omelie di oggi)


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