LA LITURGIA DEL GIORNO
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La Liturgia di Domenica 28 Giugno 2020:
– XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
– SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa della Vigilia)

 

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d’ingresso
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal 47,2)

Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
Infondi in noi, o Padre,
la sapienza e la forza del tuo Spirito,
perché camminiamo con Cristo sulla via della croce,
pronti a far dono della nostra vita
per manifestare al mondo la speranza del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (2Re 4,8-11.14-16)
Costui è un uomo di Dio, un santo, si fermi da noi.

Dal secondo libro dei Re

Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare».
Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. Eliseo [disse a Giezi, suo servo]: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)
Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d’Israele.

SECONDA LETTURA (Rm 6,3-4.8-11)
Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con lui: camminiamo in una vita nuova.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf 1 Pt 2, 9)
Alleluia, alleluia.
Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa;
proclamate le opere ammirevoli di colui
che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.
Alleluia.

VANGELO (Mt 10,37-42)
Chi non prende la croce non è degno di me. Chi accoglie voi, accoglie me.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Abbiamo ascoltato gli insegnamenti di Gesù agli apostoli, validi anche per noi. Nella Preghiera dei fedeli chiediamo al Padre che ci insegni a vivere come veri discepoli, capaci di annunciare il Regno di Dio.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre, che ci hai chiamati alla fede, ascoltaci.

1. Preghiamo per la Chiesa, che a volte siamo portati a considerare solo un’organizzazione con strutture e gerarchie, mentre è la comunità attiva e operosa di noi discepoli del Signore. Perché il nostro stile di vita sia agli occhi del mondo un esempio di amore vissuto verso Dio, e di carità e solidarietà verso gli uomini, preghiamo.
2. Preghiamo per i missionari, che nelle diverse regioni della terra spendono la vita per presentare al Padre celeste un’umanità rinnovata in Cristo. Perché i popoli accolgano i missionari, e con loro accolgano il Signore, la fede, e il Regno di Dio, preghiamo.
3. Per i cristiani che hanno fatto della carità operosa la loro missione. Inseriti in organizzazioni d’impegno sociale, molti hanno preso sul serio l’invito di donare il simbolico bicchiere di acqua fresca ai loro fratelli. Perché con una presenza attiva nella società portino rimedio a tante ingiustizie e dimenticanze, e suscitino in altri la volontà di emularli, preghiamo.
4. Per i battezzati che hanno dimenticato le promesse battesimali. Cristiani che, privi del sostegno della fede, sono tornati a una vita di fatto pagana. Perché trovino accanto a sé cristiani autentici e credibili, che li aiutino a reimpostare la loro esistenza secondo la logica del Vangelo, preghiamo.
5. Per la nostra comunità (parrocchiale). Fra noi, tanti bambini e fanciulli attendono di essere iniziati alla vita sacramentale. Ci sono adulti lontani e distratti che vivono come se Dio non esistesse, altri irretiti nel peccato. Perché la nostra comunità sappia prendersi cura di tutti, con amicizia, e con una proposta di fede convincente, preghiamo.

O Padre, nella croce di Cristo hai vinto la morte. Donaci la forza di prendere sulle spalle la nostra croce, e il coraggio di affrontare i momenti della prova, per seguire Gesù povero e crocefisso che ci precede alla risurrezione e alla vita. Te lo chiediamo per lo stesso Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l’opera della redenzione,
fa’ che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.

 

Antifona di comunione
Anima mia, benedici il Signore:
tutto il mio essere benedica il suo santo nome. (Sal 103,1)

Oppure:
“Padre, prego per loro, perché siano in noi una cosa sola,
e il mondo creda che tu mi hai mandato”, dice il Signore. (Gv 17,20-21)

Oppure:
“Chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà”,
dice il Signore. (Mt 10,39)

Preghiera dopo la comunione
La divina Eucaristia,
che abbiamo offerto e ricevuto, Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell’amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
Non si sa quale esigenza irrita di più ascoltando questo Vangelo: se l’abbandono totale dei legami familiari o il grado di amore chiesto dal Signore. Le parole di Gesù ci provocano fino allo scandalo. Il Signore non ci appare sotto un’altra luce agli occhi della nostra anima? Noi sappiamo che egli è comprensivo, sensibile e dolce. E soprattutto, speriamo che egli alleggerirà il fardello della nostra vita. Sorpresi, persino spaventati, indietreggiamo interiormente, e cerchiamo – sentendoci più minacciati che conquistati da questo Vangelo – di difenderci con la fuga.

Certo, il nostro cammino di fede ci ha fatto scoprire il Signore come il buon Pastore, che “ad acque tranquille ci conduce” (Sal 24,2). Come un Padre, la cui “grazia è nel cielo e la cui fedeltà fino alle nubi” (Sal 37,6). Soltanto una cecità spirituale ci impedirebbe di vedere il minimo segno dell’amore di Dio nella nostra vita: nella sicurezza familiare, nella salute del corpo e dell’anima, nella consolazione interiore di fronte ai colpi del destino e negli inattesi avvenimenti felici di ogni giorno. È per questo che cerchiamo la presenza del Signore e ci mettiamo al suo seguito.
Ma egli ci fa resistenza quando vogliamo mescolare i nostri interessi personali con la nostra relazione di amicizia. Quando separiamo i doni ricevuti da Colui che ce li dona, per costruire un piccolo mondo egoista alle sue spalle. Noi siamo allora vittime di una illusione, poiché la salvezza e il pieno compimento si trovano soltanto in lui. Perciò egli si erge contro l’egoismo tinto di religiosità, e vuole difenderci dagli inganni e dagli errori. Le sue esigenze, così irritanti, mirano al nostro sommo bene: egli vorrebbe rimanere il fondamento del nostro essere e delle nostre aspirazioni. Colui la cui vita è interamente centrata in Cristo manifesta anche la presenza di Cristo in mezzo ai suoi fratelli. E ciò che vale per il Signore vale anche per l’inviato: accogliere il forestiero, dissetare colui che ha sete, il rispetto dell’apostolo verso il messaggero. Costui ha una famiglia tra i fratelli e le sorelle in Cristo (cf. Mt 12,50).
(> vedi tutte le altre omelie di oggi)

SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa della Vigilia)


Grado della Celebrazione: SOLENNITA’
Colore liturgico: Rosso

Antifona d’ingresso
Pietro apostolo e Paolo dottore delle genti
hanno insegnato a noi la tua legge, Signore.

Colletta
Signore Dio nostro,
che nella predicazione dei santi apostoli Pietro e Paolo
hai dato alla Chiesa le primizie della fede cristiana,
per loro intercessione vieni in nostro aiuto
e guidaci nel cammino della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (At 3,1-10)
Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa.
Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò.
Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

SECONDA LETTURA (Gal 1,11-20)
Dio mi scelse fin dal seno di mia madre.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, vi dichiaro che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo – lo dico davanti a Dio – non mentisco.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 21,17)
Alleluia, alleluia.
Signore, tu conosci tutto;
tu sai che ti voglio bene.
Alleluia.

VANGELO (Gv 21,15-19)
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

[Dopo che si fu manifestato risorto ai suoi discepoli,] quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.
E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore,
i doni che portiamo al tuo altare
nella festa dei gloriosi apostoli Pietro e Paolo,
e alla povertà dei nostri meriti
supplisca la grandezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.

Prefazio proprio.

Antifona di comunione
Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?”.
“Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo”. (Gv 21,15-17)

Preghiera dopo la comunione
Sostieni i tuoi fedeli, Signore,
con la forza di questi sacramenti
e conferma nella verità,
coloro che hai illuminato
con la dottrina degli Apostoli.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
PIETRO, scelto da Cristo a fondamento dell’edificio ecclesiale, clavigero del Regno dei cieli (Mt 16, 13-19), pastore del gregge santo (Gv 21, 15-17), confermatore dei fratelli (Lc 22, 32), è nella sua persona e nei suoi successori il segno visibile dell’unità e della comunione nella fede e nella carità.
PAOLO, cooptato nel collegio apostolico dal Cristo stesso sulla via di Damasco (At 9, 1-16), strumento eletto per portare il suo nome davanti ai popoli (At 9,15), è il più grande missionario di tutti i tempi, l’avvocato dei pagani, l’apostolo delle genti, colui che insieme a Pietro fa risuonare il messaggio evangelico nel mondo mediterraneo. Entrambi gli apostoli «sigillarono con il martirio a Roma, verso l’anno 67, la loro testimonianza al Maestro. La «Depositio martyrum» (354) ne riferisce la solennità il 29 giugno.
(> vedi tutte le altre omelie di oggi)

 


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